“U pan' tuost”, il pane duro, nasce dal genio arcaico della civiltà contadina. Le massaie avevano l'esigenza di ottimizzare l'utilizzo dei forni a legna e, altresì, conservare quanto più lungo possibile ciò che preparavano.
Per questo motivo escogitarono lo stratagemma di fare una doppia cottura. Il pane veniva preparato e cotto normalmente, dopodiché, in base alla forma originaria, si spezzava dividendolo in parti più piccole ripassandole nel forno spento e, col calore residuo, i viscuotti (biscotti) di pane venivano disidratati consentendone la conservazione per molte settimane.
“U pan' tuost” del Vecchio Mulino è prodotto con farine ricavate da grani autoctoni del Basso Cilento coltivati senza utilizzo di prodotti chimici, lievito naturale e cottura nel forno a legna.
Consigli per la consumazione
Bagnare sotto acqua corrente oppure in una bacinella per il tempo necessario ad ottenere la consistenza preferita e tenendo conto che la reidratazione continua anche dopo l'uscita dall'acqua.
Conservazione
In sacchetti per alimenti ben chiusi o in scatole di latta, possono durare più a lungo.
Degustazione e abbinamenti
E' la base per la tradizionale “acquasale” cilentana la cui composizione cambia, praticamente, da famiglia a famiglia. La mia prevede di mettere sul pane bagnato qualche pomodorino spunzillo schiacciato, filetti di alici dissalate, cipolla fresca, peperoncino piccante fresco, olive ammaccate, melanzane sott'olio, origano selvatico, olio extravergine di oliva e sale.
Semplicemente bagnato è molto interessante al posto del pane “normale” così come mettendolo “tal quale” nelle nostre zuppe di legumi.
Ingredienti: Farina di grano tenero tipo 1, acqua, lievito naturale, sale.
Peso | 0.450 kg |
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