È suggestiva la storia del Mischiglio, così chiamato perché è composto da un “miscuglio” di farine e cereali. Il mischiglio è noto per essere utilizzato per la preparazione di primi piatti di conti, baroni e marchesi latifondisti della contea di Chiaromonte e dei marchesati di Calvera Fardella e Teana, tutti paesi della Basilicata, già dal XVI secolo. In seguito il mischiglio divenne un prodotto molto in uso dai contadini, che non potevano permettersi la farina di semola. Tuttavia, a dispetto delle sue caratteristiche “povere”, il mischiglio è un prodotto unico nel suo genere, nutriente e salutare, poiché contiene al suo interno tutti i principi nutritivi delle farine tradizionali ma con l’aggiunta delle proteine, vitamine e sali minerali presenti nei cereali e nei legumi. Utilizzato fino agli anni ’50 del Novecento, quando il benessere fece cadere nel dimenticatoio tutto quello che nel cibo sapeva di povertà e indigenza, è stato da poco recuperato.
UTILIZZO CONSIGLIATO: pasta fresca, polenta
Peso | 0.550 kg |
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